lunedì, maggio 24, 2010

IL CALDO DI PITTA

Quando la pioggia e l'umido hanno deciso cedere finalmente il cielo al sole e al caldo io, come tanti, ho approfittato di questo fine settimana per andare in un posto dove sole e caldo stanno bene con acqua e fresco.
Pur non allontanandomi moltissimo, è bello assaporare un po' di aria di vacanza, quella che si sente solo nei luoghi turistici e che spesso noi milanesi, presi dal gran lavoro, dimentichiamo fino al momento delle partenze...ma come mai la calda Milano ci fa dimenticare che è davvero già quasi estate, che potremmo gironzolare con i sandali e col sorriso?

Un we in piena tranquillità, sorseggiando un aperitivo e sgranocchiando arachidi all' Osteria degli Artisti, tra le caratteristiche pietre di Bussana Vecchia, dove davvero il tempo sembra fermarsi ed il fresco della collina rigenera gli animi accaldati dalla giornata sulla sabbia. Questo piccolo borgo arroccato sulle colline dell'entroterra ligure, dove i cani prima delle persone ti danno il benvenuto, mi è particolarmente caro ed è un bellissimo simbolo della trasformazione, che noi yogi amiamo particolarmente.

La vecchia Bussana infatti, distrutta dal terremoto è poi stata abitata abusivamente da artisti stranieri e italiani, che l'hanno riportata splendidamente in vita dandole una nuova voce, pur rispettandone le architetture originali.

E' oggi fatta di case, studi, atelier e bottegucce in quelli che una volta erano ruderi, dove l'arte regna sovrana e da dove finestre di ferro battuto fanno intravedere il quotidiano, come se, sciommiottando uno dei suoi cani appena usciti dall'acqua, quella Bussana un giorno si sia voluta scrollare di dosso il solito per poi ricoprirsi di un bellissimo insolito fatto di colori e regole proprie.
Anche domenica giornata splendida, cielo terso con qualche sporadica nuvoletta che regala momenti di ombra rigenerante e naturalmente sardenaira e focaccia di recco.
Così, chiusa nel giusto cassettino del tempo la settimana trascorsa,rilassati e pronti a rituffarci nella caotica Milano, la pace viene messa a dura prova dal folle rientro, cominciato con una lunga coda in autostrada di più di trenta km, che ben pensiamo di evitare fermandoci a cena in una caratteristica locanda di Pietra Ligure. Anche qui felicemente sorpresi.... si rimane in tema di arte: le piazzette caratteristiche, che interrompono i colorati caruggi, sono meravigliosamente ricoperte da tappeti di fiori.In occasione del Corpus Domini, si celebra infatti l'Infiorata di Pietra Ligure,così come dice una mia

cara amica, il detto "ogni impedimento è un giovamento"sembra proprio essere vero, visto che occhi e cuore sono stati deliziati da mosaici fioriti.
Intrufolandomi poi nelle caratteristiche viuzze, incontro una liguria che proprio non è la solita... proprietarie dei negozietti di artigianato locale sorridenti e solari, felici di far fotografare le loro vetrine adornate da petali e fiori dai mille colori, una barista che racconta qualcosa tra un caffè ristretto e una passata di straccio sul bancone rosso, allora penso....ma siamo davvero in Liguria?

Ed è proprio in una giornata calda come questa che vorrei presentarvi pitta, l'elemento fuoco.Pitta è fluido, acuto, caldo, amaro, piccante, attivo, ha sapore amaro. Il suo colore va dal giallo al rosso, lo stesso colore del fuoco.

Chi ha forte costituzione pitta mostra le qualità del calore, della sensibilità e dell'intensità, normalmente si sentono a disagio quando la temperatura è alta, preferendo ambienti freschi. Se ricevono bevande calde, aspettano che queste si raffreddino per consumarle. Hanno grande appetito e digestione forte, possono digerire molto bene grandi quantità di cibo, hanno metabolismo veloce, eliminano le sostanze di rifiuto velocemente. Poichè il loro appetito e la loro capacità digestiva sono forti, quando diventano troppo affamati possono diventare irritabili e taglienti, quindi non tollerano bene il digiuno. Hanno corporatura, forza e resistenza medie, pelle morbida, calda, sensibile e tendente al rosso. Hanno natura calorosa, coraggiosa ed amabile, sono veloci, arguti e intelligenti, focalizzati, astuti e perspicaci, reagiscono velocemente agli stimoli.
Spesso sono esagerati nelle manifestazioni, nel mangiare, nel bere, nel fumare, tendono ad avere la pressione arteriosa alta, la pelle potrebbe tendere all'acne e si potrebbe coprire di macchie se esposta al sole. Questi tipi focosi hanno bisogno di essere lasciati in pacee assecondati nei momenti di irritazione. Dovrebbero prediligere un alimentazione vegetariana, diminuire carni rosse.

COME PACIFICARE PITTA

Quando pitta diventa eccessivo le persone mostrano rabbia, impazienza, irritabilità e frustrazione, tendono anche alla confusione e alla sensibilità emotiva. Spesso chiedono troppo agli altri e l'intelletto normalmente acuto ed il modo di parlare chiaro sviluppano carattere tagliente. Il calore eccessivo nel corpo può portare a eruzioni cutanee, problemi alla vista, disturbi gastrici, problemi a fegato e milza, ulcere, coliti e mal di testa.
Dovrebbero preferire un' alimentazione costituita da riso, orzo, frumento, mele, avocado, cocco, fichi, melone(dolce), pere, ananas, prugne, prugne secche, melagrana, asparagi, cavolo, cetrioli, cavolfiori, sedano, fagiolini, lattuga, piselli, prezzemolo, patate, germogli, zucchini, crescione, radicchio, barbabietole, fichi, arance dolci, finocchio, zucca. Latte fresco intero, ghee e piccole quantità di burro, carne bianca come pollo e tacchino, zucchero, olio di oliva, girasole, cocco e soya. Evitare tutte le spezie tranne coriandolo, cannella, cardamomo, finoccio, curcuma. Evitare carni rosse, sottaceti, aceto, peperoncino, aglio ( o piccole quantità), cibi in scatola, bevande gassate, alcol, caffè, cereali. Utili luoghi freschi e tranquilli. Usare spesso verdure amare per purificare il sangue. Esercizi, respirazioni e massaggi rilassanti e rinfrescanti.
Un sorriso..

martedì, maggio 18, 2010

Nonostante le difficoltà causate dalla nostra ignoranza nei confronti dei mezzi internet,il blog pian pianino si colora di cose nuove...adesso anche la musichetta!! Abbiate pietà, yogine un po' artiste e con la testa fra le nuvole unite per dar vita ad un blog, capirete le difficoltà..ihiiihih
Ebbene sì...dopo tanto scervellamento, io e Nadia siamo riuscite a creare la playlist ma dopo qualche somma di mezz'ore fatta di si fa così o si farà pomì inutili, abbiamo atteso la sera e, grazie all'aiuto dell'ing. Paolino, millesimato di pazienza rinchiuso in un uomo, siamo riuscite ad inserirla nel Margablog ...ieeeeeeeeeeeeahhhh!!
La scelta delle musiche? Dopo un gironzolare di... io la vorrei un po' così e io un po' cosà, ma non è meglio lounge, no meglio ambient, anzi no facciamo jazz, per poi concludere quasi nella solita musica relax...ci siamo dette, ma senti perchè non ascoltare un po' di quella musichetta che ti fa stare bene, che ti fa girare un budino col sorriso nel pentolino ..sì sì quelle musichine dei film anni 50/60 che potevi guardare in santa pace senza dover all'improvviso chiudere forte forte gli occhi o sentire la frizzina al cuore pre infarto? Ed ecco nata la nostra lista...poi qualche passaggio fatto di bottoni e bottoncini e viaaaa...abbiamo la musica e speriamo vi possa piacere...

domenica, maggio 16, 2010

LA LEGGEREZZA DI VATA..


Il vulcano islandese è tornato dalle vacanze, ben pensando di aggiungere ancora una nuvola a quelle che già sovrastano i nostri cieli. Ebbene una soluzione c'è ed è anche semplice...da stanotte vi aspetto tutti muniti di phon in mano alle finestre, per ricacciare la fatidica nuvoletta che potrebbe ricoprire il fantastico cielo azzurro che oggi ha rallegrato i nostri cuori umidicci. Caspita mi oppongo...NO NO e NO...noi vogliamo il nostro bellissimo sole, prima che ci arrostisca con le temperature estive! Se un vulcano erutta, secondo voi in che fase è? E' in vata, pitta o kapha? Ecco l'indovinello.

In una giornata come quella di oggi, ariosa, soleggiata, leggera, finalmente è presente l'elemento primaverile dell' aria, cioè vata. Come vi dicevo precedentemente, le caratteristiche di vata sono la leggerzza, la secchezza, il movimento, quindi nel momento in cui questo dosha è presente possiamo riequilibrarlo utilizzando spezie ed alimenti riscaldanti, ma non secchi come per kapha...così è preferibile scegliere le spezie e le erbe fresche piuttosto che secche e in polvere.

Le persone dominate da vata e che quindi dovrebbero contrastare il vata stagionale, si muovono ed agiscono velocemente, ma si stancano presto, appetito, digestione e eliminazione non sono costanti. Poichè il potere disidratante di vata sormonta kapha, potrebbero presentarsi bocca, narici e pelle secca, mancanza di lubrificazione del tessuto muscolare ed osseo, provocando minore forza e resistenza e articolazioni possono scricchiolare. Psicologicamente non sono stabili e costanti, possono cambiare idea e umore frequentemente ed essere soggette ad ansia, irrequietezza e mancanza di concentrazione. Il sonno può essere leggero e disturbato. Tutti i problemi neurologici e degenerativi sono associati a vata vikruti.


COME PACIFICARE VATA

Come prima abitudine, vata necessita di regolarità e stabilità nel quotidiano, nei pasti e nel riposo. Evitare l'uso di spezie molto piccanti e disidratanti, ma usare spezie fresche come radice di zenzero, prezzemolo, cumino, semi di finocchio e coriandolo, curcuma e assafetida. Dovrebbero preferire cibi cremosi, oleosi, ricchi di burro e ghee, perchè queste sostanze controbilanciano l'effetto disidratante. Cibi e bevande calde e oleose per combattere la sensazione di freddo. Si possono associare banane, cocco, mele, fichi, pompelmo, uva, mango, melone (dolce), arance, papaia, pesche, ananas, prugne, ciliege, asparagi, bietole, carote, aglio, cipolle, patate classiche e dolci, ravanelli, zucchini, avena, riso, grano, manzo, carne di pollo e tacchino, uova, pesce, lenticchie nere (evitare gli altri legumi), tutta la frutta secca, zucchero integrale, ghee, tutti i tipi di olio, olio di girasole, burro, latte, ricotta, latte di soia, tofu. Evitare digiuno, attività fisica pesante. Favorire ambienti caldi e umidi. Creare intorno a sè un ambiente calmo, sicuro ed accogliente; massaggi ayurvedici rilassanti.
Buonanotte!












sabato, maggio 15, 2010

L'UMIDO DI KAPHA

Ma vi sembra possibile cercare fra le nuvole e i tetti un raggio di sole, volervi scrivere di qualche spezia rinfrescante per contrastare la calura estiva, sognare una cenetta in terrazza ...ed invece avere appena telefonato ad un amica cara per dirle che questa sera porterò una TORTA SOFFICE AL CAFFE' CON CREMA AL CAFFE' e non un semifreddo al limone??!
Attendendo il pan di spagna al caffè che si gonfia nel nel forno e vi assicuro che il suo aroma si sta diffondendo in tutta la casa ( anche perchè da buongustaia ho pensato di metterci dentro una tazzina da caffè di Bayleis Irish Cream, che male non fa ;) ) pensavo così di scrivervi due righine proprio per parlarvi ancora di un argomento "invernale"...le spezie per allontanare l'umidità di kapha.
In questo momento di continue piogge, potrebbero risentirne le articolazioni e sopravvenire dolori cervicali, lombari, al gomito...e così via. Così, proprio come io ho appena infornato una torta speziata al sapor di caffè, che sicuramente combatterà il kapha che m' insegue, anche voi potrete questa sera, cucinare o utilizzare oli e creme per il corpo contenenti le spezie giuste.
COME PACIFICARE KAPHA
Kapha in realtà viene pacificato da tutte le spezie, in particolare quelle "riscaldanti", come pepe, peperoncino, zenzero, cannella, chiodi di garofano, fieno greco e alloro.
Si possono associare mele, albicocche, ciliegie, fichi secchi, mango, pesche, pere, uvetta passa, prugne secche, bietole, cavoli, sedano, melanzane, aglio, asparagi, prezzemolo, funghi, piselli, ravanelli, spinaci, germogli, , fagiolini, finocchi, carote, cipolle, zucca, granoturco, orzo, riso basmati (poco), segale. Importanti le proteine , carni di pollo o tacchino, uova, gamberetti, miele integrale, legumi tranne soya e lenticchie nere, pochi formaggi. Olio di , di mais, di oliva e mandorle.
Il punto di vista ayurvedico riguardo la nutrizione è un po' diverso rispetto a quello occidentale, che si basa solo su contenuto di proteine, grassi, vitamine e sali minerali. La nutrizione ayurvedica invece si basa su gli effetti del cibo e dei gusti sulla qualità dello stato mentale, della digestione, dell'equilibrio dei dosha. Uno scarso fuoco digestivo agni , genera un metabolismo improprio, debolezza, squilibrio emotivo e anche malattia. La nutrizione deve essere adeguata mer mantenere il sattva mentale, così da poter tenere le diverse parti della vita in relazione con la loro sorgente. Una raccomandazione importante è quella di cucinare cibi sani con amore, e di ingerirli con la pace.
E' ora di sfornare il mio dolce...buon sabato sera a tutti!!!
Anna Tranchida

mercoledì, maggio 12, 2010

"PERCHE' I DOSHA SI SOMMANO E COME"



Cari yogini buonasera,

per chi avesse seguito il primo post su come individuare i dosha predominanti, annuncio che la passegiata nel bellissimo giardino del corpo umano continua...e a questo punto, cerchiamo di districare semplicemente un sentiero tortuoso e difficile. Mentre solitamente in paesi come l'India o forse potremmo parlare anche di una vecchia tipologia della nostra società dove un tempo venivano favoriti i matrimoni fra famiglie, possono o potevano caratterizzare tipologie fisiche con un dosha dominante, oggi in occidente si possono presentare persone che dimostrano più dosha dominanti. Infatti matrimoni ed accoppiamenti liberi tra diciamo "diversi tipi di dosha" ha dato senz'altro origine a dosha misti...insomma potremmo dire di "non essere di razza" :).

Quindi possiamo avere tipi "misti", raggruppando Pitta/Vata-Vata/Pitta, Vata/Kapha-Kapha/Vata, Pitta/Kapha-Kapha/Pitta o costituzioni più rare tridosha Vata-Pitta-Kapha in perfetta equilibrio.

Abbiamo detto che anche le stagioni seguono lo stesso concetto,così quando nell'ambiente:


DOMINA KAPHA

domina l'acqua (come per es. gli acquazzoni di questi giorni), quindi freddo, umido e pesantezza diventano abbastanza forti da sopraffare e diminuire il calore di pitta, si intensifica l'azione di kapha nel corpo e compare la tendenza a sperimentare un aumento delle secrezioni acquose nel corpo: compaiono raffreddori, congestione della testa o del petto, sinusite, occhi che lacrimano. Il buon senso quindi suggerisce di controbilanciare tutto questo favorendo pitta nel corpo, soprattutto negli individui già freddi come kapha o Vata, coprendosi bene e utilizzando cibi e bevande pitta.

DOMINA PITTA

domina il fuoco (es. l'alta temperatura estiva), quindi il calore, se non viene dominato, si somma al pitta del corpo e avviene un accelerazione dei disturbi che presentano la comparsa di bruciori o infiammazioni interne ed esterne, insieme all'aumento di emozioni focose come l'ira e l'irritabilità. Pitta diminuisce spontaneamente nei climi e stagioni fredde. Favorire quindi un alimentazione per riequilibrare pitta con alimenti ed abitudini rinfrescanti.

DOMINA VATA

domina l'aria(es. autunno e la primavera), quando aumenta il clima freddo, ventoso e secco. In questo periodo Vata può aumentare ed eccedere perchè la sua azione abbassa pitta e kapha. Vata domina il movimento e produce disidratazione, creando secchezza nelle parti mobili, come articolazioni e muscoli, creando rigidezza e sintomi tipici dell'influenza, costipazione, pelle secca, sensazione di freddo interno, ansia e insonnia. Quindi meglio favorire un alimentazione riscaldante e oleosa.


Anna Tranchida

martedì, maggio 11, 2010

I N D I A


India del nord. Un luogo che colpisce l'anima al primo impatto, che ti ferma il respiro per lunghi istanti, che non ti lascia il tempo per pensare, capire ed elaborare ciò che vedi intorno a te. E' un Paese dai forti contrasti; assapori aromi e deliziosi profumi di cibo speziato a due passi da montagne di spazzatura, incontri vacche pacifiche con sguardo assente al pascolo in mezzo alle strade trafficate, ignare del caos metropolitano che è terrificante, senza regole, i clacson impazziscono incessantemente all'unisono. L'inquinamento acustico è alle stelle e lo smog che ti si impregna addosso, ti sfuma la pelle di grigio. La purezza del Gange alla sua sorgente ad Haridwar, città santa nell'Uttarakhand, è impressionante, almeno tanto quanto appare immondo a qualche chilometro più a sud.
Ad Haridwar affluisce una miriade di pellegrini proveniente da tutte le parti dell’India per propiziarsi il karma bagnandosi nelle sacre acque del Gange. La festività più importante è quella del khumb Mela che si celebra ogni 12 anni. Il 2010 è il dodicesimo anno. Le serate sono magiche e la cerimonia dell’Arati del fuoco, con le offerte al fiume fatte di foglie e fiori intrecciati che ospitano un lumino acceso sul dorso, rilasciati alla corrente del fiume sulle sponde del Gange è un’esperienza unica e irrinunciabile.
I mercati sono sempre aperti per le stradine delle città fino a tarda notte. La vita sociale è continua, in questo non c'è grande distinzione tra giorno e notte. Le strade sono sempre in fermento.
E' un brulicare di sorrisi e sguardi e colori meravigliosi, tinte brillanti che rendono bellissimo anche il più modesto dei tessuti. Povertà consapevole e inconsapevole, bimbi sorridenti ad ogni angolo della strada che ti chiedono più spesso una fotografia rispetto a una rupìa.
Sguardi intensi e profondi che ti conducono all'essenza della vita, che ti accompagnano per mano verso il loro mondo interiore, fatto di dolcezza e pace, così come di sofferenza e povertà materiale. Bellissimi capelli corvini in contrasto con la miriade di vivaci colori tutt'intorno. Templi meravigliosi si stagliano sopra ripide scalinate di marmo bianco...la religione indù non è facile da comprendere, è fatta di rituali ripetitivi come filastrocche, riti e offerte, divinità pagane dai nomi bizzarri...La vera spiritualità di questo Popolo sta nell'accettazione della propria condizione, ogni casta la sua, nella gentilezza delle loro movenze, nella curiosità dei loro sguardi, nella gioia e anche dalla mesta rassegnazione che la crudeltà sociale impone ai più sventurati.
Non vi è organizzazione di alcun genere, a chi governa in fondo fa comodo tenere la gente nell'ignoranza. Non c'è spazio per i rivoluzionari. Non ancora.
E' curioso e buffo il modo di dire "sì" degli indiani, somiglia molto al nostro gesto col capo per dire: "così così". Nella mia breve esperienza indiana non ho ben capito tutti gli aspetti della complessa società e delle varie religioni che fanno parte di questa etnia, ma ne sono molto interessata e sto cercando di approfondire tramite saggi, diari di viaggio e la memoria dei racconti della gente che ascoltavo durante i lunghi tragitti che il mio compagno di viaggio ed io percorrevamo da una città all'altra. Da uno stato e l'altro. Gli indiani sono molto curiosi di conoscere altre culture e usanze, sono molto disponibili ed orgogliosi di raccontare ognuno la propria storia. Quanti racconti su questi lunghissimi treni che io chiamavo "Orient Express", quante lunghe chiacchierate, quante cose ho imparato, quanto scandalo abbiamo destato Mario ed io, quando ingenuamente ci dichiaravamo semplici amici che viaggiavano insieme senza essere sposati!
Tutti i preconcetti e le leggende preconfezionate e molto occidentali hanno iniziato a sfumarsi dopo i primi passi fuori dall'aeroporto. Non hai il tempo di ritrovare te stesso, non hai il tempo di ricordare il tuo nome, non hai il tempo di fermarti a raccogliere le idee. Non basterebbero cento anni per scoprire questo misterioso Paese. Troppo grande, troppo diverso da stato a stato, troppo ricco di TUTTE le cose più semplici della vita. Una cosa è certa, ti puoi rendere conto di quante cose puoi fare a meno.
Ogni città ti apre il suo portone accogliendoti in mille modi diversi: diffidenza, scaltrezza, gioia, dolore, con una gamba storpia poggiata su un asse di legno a rotelle, con stupore, curiosità, emozione...ma sempre con un comune denominatore: lo sguardo diretto negli occhi.
Abbiamo fatto un corso di cucina indiana e ci siamo cucinati il pranzo con quello che avevamo imparato. Abbiamo conosciuto un ragazzino che si è preso cura di noi a Pushkar, si chiama Deepak (credo si scriva così). Abbiamo conosciuto la sua numerosa famiglia. Siamo stati ospiti in casa sua, una baracca con un coperchio sopra, senza porta e senza finestre, ma con un grande calore umano, armonia e unione. Dei due ospiti sono stata la più impavida: ho mangiato il pane offerto (Chapati, Nuun e Puri) e il delizioso tea indiano: MASALA CHAI. L'unica cosa che siamo riusciti a fare per dimostrargli il nostro affetto è stato donare qualche nostro vestito, scarpe e qualche provvista per la sua famiglia. Ci siamo divertiti. Ci siamo ricordati di quanto è prezioso un sorriso nato dal "nulla". Una miriade di emozioni brulicanti ovunque dentro di noi hanno poi trovato spazio nei nostri cuori e lì sono rimaste.

Un colore che attribuisco all'India: Arancione.

Un luogo indimenticabile: Rajasthan.

Un'eperienza da non perdere: una lezione di Hatha Yoga e meditazione ad Haridwar e Rishikesh.

Un suggerimento: Se volete ritrovare voi stessi, fatelo a casa vostra e poi andate a scoprire il mondo.

Un rimpianto: non aver avuto il tempo di scambiare almeno due chiacchiere con quel FIGO indiano dal capello fluente dell'albergo di Udaipur...!


Elena

I DOSHA : Vata, Pitta, Kapha


è definito nell'ayurveda come il contatto del corpo con l'anima (....) . Il tempo di tale contatto determina la durata della vita. La salute è definita come la condizione naturale propria a tutti e tre gli aspetti :corpo (indrya), mente (manas), anima (atman). Quando una simile condizione naturale contatta l'infelicità, si definisce la malattia. L'ayurveda si propone sia il mantenimento della salute fisica, mentale e spirituale dell'individuo, sia la dimostrazione del metodo di prevenzione e trattamento della malattia,al manifestarsi"Chandrashekha G. Thakkur

"Il termine Ayur


Spesso mi vengono chieste curiosità sulla nostra costituzione (prakrti) e soprattutto cosa sono i Dosha.
Ogni elemento domina le qualità della vita in specifiche aree geografiche del mondo: alcuni posti sono secchi e riflettono le caratteristiche di vayu (aria), alcuni sono caldi e indicano abbondante presenza di agni ( fuoco), altri invece sono molto bagnati o umidi e mostrano predominanza di jala (acqua) o prithvi (terra). Queste stesse caratteristiche sono presenti nelle stagioni, nel cibo, nelle ore della giornata, nei punti del corpo, negli stadi dello sviluppo e nel nostro corpo in generale....quindi è utile, per intenderci non fare in modo che le varie situazioni si associno, per non aggravare un dosha nel nostro corpo...se questo accade, è utile correggere l'alimentazione e lo stile di vita per favorire un corretto equilibrio.
La teoria dei dosha è caratteristica esclusiva dell'Ayurveda, comprenderli vuol dire capire come il nostro corpo potrebbe ammalarsi. Cercherò di darvi una visione semplice e facilmente utilizzabile per una "prima infarinatura".

IL TIPO VATA:
I tipi con Vata (aria ed etere dominanti) sono individui leggeri, forti, creativi, veloci, vivaci, frettolosi ; hanno sempre freddo e si nutrono in modo irregolare. tendono a lamentarsi di tutto, autocommiserarsi, preoccuparsi, dormono sonni inquieti e irregolari, si entusiasmano e si deludono facilmente. Intelligenti, apprendono infretta e spesso in fretta dimenticano. La loro pelle tende alla secchezza e alle rughe, pressione arteriosa bassa. Hanno labbra e mani sottili e anche voce alta e stridula, parlano velocemente e il loro sguardo è profondo. Il polso è irregolare, veloce, a scatti e freddo. Questi tipi hanno grande bisogno di affetto, tranquillità, stabilità, sicurezza e sole! Nell'alimentazione dovrebbero preferire proteine (es. latte e derivati che diminuiscono la secchezza e favoriscono l'aumento della massa muscolare. Dovrebbero usare molto burro chiarificato e melassa....ma riprenderò in un altro momento il discorso riguardante l'alimentazione.
I tipi vata dovrebbero praticare yoga, in particolare lavorando sui chakra bassi ed evitare le pratiche di meditazione non guidate, poichè la mente "ballerina ed ariosa" difficilmente verrebbe governata :). Hanno bisogno di regole e discipline fisiche, un lavoro costante fatto soprattutto al mattino con regolarità.

II TIPO PITTA:
I tipi Pitta (fuoco e terra dominanti) sono individui caldi, facilmente eccitabili, di media corporatura, esagerati in tutte le loro manifestazioni, nel mangiare, nel bere,nel fumare...tendono ad avere pressione arteriosa alta, prediligono il freddo e la loro pelle puù tendere all'acne e si coprirà di macchie se esposta al sole. Sono veloci nel lavoro, audaci e temerari e fprti, anche nei sentimenti...hanno una buona circolazione dei fluidi. La loro attività mentale è creativa e acuta. Hanno labbra regolari e rosse, mani forti e dita regolari, vece media, sguardo aggressivo e gesti imponenti. Il polso pitta è regolare, moderato, tiepido. Questi tipi focosi hanno bisogno di essere lasciati in pace e assecondati noi momenti di irritazione...proprio come il fuoco, che è il loro elemento primario, bruciano velocemente le loro energie, per fortuna, anche quelle negative. la loro alimentazione dovrebbe prediligere una dieta vegetariana.
I tipi Pitta dovrebbero lavorare con hata yoga, favorendo l'Acqua ed il lavoro sul cuore, calmando e governando gli stati emozionali.

IL TIPO KAPHA:
I tipi Kapha (acqua e terra dominanti) sono di corporatura pesante e solida. Sono fermi e tolleranti, pacifici, lenti, metodici, pazienti, affidabili. Hanno una buona memoria ed un sonno profondo. Reggono bene le situazioni stressanti, hanno appetito moderato e digestione lenta. La loro pelle è tendenzialmente grassa, possibile tendenza alla cellulite, ma mantiene una aspetto giovane anche in età avanzata. Pressione arteriosa regolare. Tendono all'artrosi diffusa, sia alla colonna vertebrale, sia alle giunture, per questo necessitano di movimento fisico. La loro attività mentale è logica. Hanno labbra grandi e umide, mani grandi e dita corte, vove bassa e sguardo dolce. Il battito del polso kapha è regolare. Prediligere un alimentazione ricca di verdure.
Il tipo kapha dovrebbe dedicare almeno mezz'ora al giorno al ghatastha yoga, utilissimo per mantenere l'elasticità dello scheletro, prevenendo e curando l'artosi. Prediligere asana capovolte, che stimolano l'elemento aria.

Anna Tranchida,
ringrazia gli insegnamenti di G.Cella e dott. Sunil V. Joshi

domenica, maggio 09, 2010

AUGURI MAMME!


Buongiorno a tutti e soprattutto alle mamme....
anche una yogi si alza di buon ora il giorno della festa della mamma e prepara qualcosa...una dolce millefoglie con crema e fettine di kiwi...
e adesso è pronta, con un mazzolino di fiori per andare dalla mamma...auguri mamma e auguri a tutte le mamme Marga e non... alle neo mamme...alle quasi mamme...AUGURI!

sabato, maggio 08, 2010

Colorando il web anche del nostro yoga..

...che dire...forse che ogni tanto qualche giornata di pioggia fa bene...nel senso che attendendo che il cielo milanese si colori di azzurro, decidiamo per il momento di colorare il web presentando il compleanno del piccolo Yoga Marga, che percorre il la sua strada, compiendo il secondo anno e decidendo di venire allo scoperto.
Nel suo silenzioso cammino...allievi, insegnanti e attività hanno creato un simpatico movimento nella piccola via, dalla quale si possono scorgere le vetrate dello studio familiare in cui regna il magico canto dell'Om...così fa capolino..così vi sussurra colore, tranquillità e gioia...
AUGURI YOGA MARGA!